Torre del Mangia

Piazza Il Campo 73. (Apri Mappa)
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Descrizione

La Torre del Mangia dopo quella di Pisa è senz'altro la più celebre torre toscana e, forse, italiana. 
Giovanni Balduccio, battitore delle ore alla campana della Torre, soprannominato ''il Mangia'' per il suo appetito culinario e pecuniario, finì per dare il suo nome al monumento e le sue fattezze all'automa in legno o pietra che, dopo la sua morte, lo avrebbe sostituito per secoli nel ruolo di battitore. 

La torre fu iniziata nel 1325 e finita nel 1348, subito prima dell'arrivo della Peste Nera. È alta 87 metri (102 con il parafulmini). Ideatori della costruzione furono Francesco e Muccio di Rinaldo, artisti aretini che affidarono la montatura al Mastro Agostino di Giovanni. La torre è tutta in cotto fino al coronamento che è invece di travertino bianco con delle lunghe bertesche disegnate, sembra, dal grande Lippo Memmi, cognato di Simone Martini. L'orologio fu costruito nel 1360 da Bartolomeo Guidi. Nel 1428 il quadrante fu dipinto e nel 1776 fu rifatto in pietra e ornato di un affresco coperto da una tettoia. Questi ultimi due elementi sono scomparsi con i restauri d'inizio Novecento. 
La campana maggiore risale al 1666, terza dopo quella originale del 1348 e quella, riuscita male, del 1634. Pesa 6.760 chili e a causa della sua mole venne stavolta installata sopra la cella campanaria, dove la vediamo oggi. Anche questa, però, non fu fusa in modo perfetto e, per migliorarne il suono, ne fu asportato un piccolo spicchio. Ancora oggi il suo suono non è uniforme e varia a secondo del punto in cui viene percossa dal batacchio. Essendo suonata manualmente solo nel giorno del Palio, il suo suono particolare viene associato dai senesi all'imminenza della festa.